Eccoci qua ... come primo post-recensione non potevo assolutamente farmi scappare il mio primo amore.. la mia prima chitarra "importante" che mi segue da circa 10 anni, giorno e notte sempre al mio fianco... le prime prove, i primi live, tutto e' passato per lei...
Sto parlando della mia Gibson SG standard Ebony del 2006
Da sempre patito per il classic rock, uno dei miei primi grandi amori furono proprio gli AC/DC, quella ruggente diavoletto che nelle mani del maestro Angus faceva vibrare tutto il palco davanti a se.
Cosi cominciai a cercare una bella Gibson Sg e trovai questa offerta praticamente impossibile da rifiutare, un ottimo usato per circa 700€ di spesa. La chitarra era praticamente come nuova la presi subito in braccio e da quel momento non l'ho più lasciata.
Il diavolo mi ha stregato.
Ma ora veniamo a noi...
Le gibson di 10 anni fa ovviamente sono diverse da quelle di oggi, sono piene, legno in mogano, tastiera in palissandro e i fantastici 490r/498t che davano all'epoca e ancora oggi sui nuovi modelli proposti un bel tocco di sostanza per i riff e dei bellissimi power chord molto pieni e cattivi.
La chitarra di per se è molto comoda, imbracciando la SG si notano subito tre cose:
- Non pesa come una Les paul
- Pende dalla parte della Paletta
- Manico slim sempre perfetto ma profondamente diverso da una les paul normale
La sg di solito oscilla dai 3kg fino ai 4.5kg ma difficilmente si trovano così pensanti, forse qualche modello vintage custom dotato di vibrola maestro. La sua leggerezza è stato da sempre uno dei punti di forza di questa chitarra, e la sua forma a "diavolo" con due corna simmetriche da sempre ha stuzzicato l'entusiasmo tra i musicisti.
La sua pendenza è dovuta al fatto che il manico esce di molto rispetto al body e con l'attaccatura della tracolla situata dietro molto spesso se non si una una buona tracolla la chitarra tende a inclinarsi. IL problema si risolve con una qualsiasi tracolla fatta bene ;)
Per quanto riguarda il manico, l' SG si distingue da sempre per l'utilizzo del profilo piccolo ovvero il famoso SLIMTAPER o manico 1960. il profilo a volte può essere a D o a Dpiatta cioè meno ciccione del C e meno piatto del D puro. Personalmente adoro questo manico, la mano scorre libera senza problemi e non mi ritrovo a forzare nessun tipo di accordo con il pollice, cosa che accade con i manici ciccioni delle 58/59.
Di base nasce cromata Nickel e secondo me è meglio così perchè sia sul nero che sul cherry (suo colore di battaglia) risalta molto all'occhio.
I 4 classici volumi e tono a forma di "cappello cilindrico" (da non confondere con quelli a forma di "cappello di strega" sui modelli vintage sono molto comuni) sono molto intuitivi da usare e si regolano molto molto bene con le dita senza grosse fatiche (ho trovato alcune nuove manopole molto dure).
Il classico selettore crema serve ovviamente in una configurazione base a cambiare i pickup tra manico, both(insieme) e ponte, ed il classico tune o matic di casa gibson è una sicurezza sempre in fatto di stabilità e accordatura dello strumento.
Il battipenna di una normale SG è classico grande a 10 viti, da non confondere con il piccolo che di solito si usa per distinguere il modello "Reissue 61" di cui poi andremo a parlare (possiedo anche quello). La funzione estetica del battipenna di una sg è molto importante, perchè cambia e tende a cambiare radicalmente il gusto dello strumento anche se di base è la stessa chitarra.
Vi faccio un piccolo esempio direttamente da un paio delle mie SG, una battipenna grande e uno piccolo
Come vedete lo stesso strumento cambia totalmente.. e qui ovviamente si va a gusto personale, perche' la funzione è la stessa ;)
La magica paletta Sg rappresenta un classico, il diavolo bello al centro è sempre li presente che guarda tutti spavaldo, bella aperta la paletta e con ovviamente la sua bella scritta Gibson.
La scritta SG sulla paletta indica ovviamente il modello, ma non tutti sanno che SG non sta per SOLID GUITAR ma per SECOND GUITAR, ovvero dopo i primi anni 50 la Les Paul ebbe un brutto calo di vendite e mamma Gibson si riprese costruendo questa seconda chitarra che originariamente si chiamava GIBSON LES PAUL STANDARD e poi venne ribattezzata GIBSON SG, dove SG è appunto second guitar.
Nel modello reissue Custom shop che possiedo si nota ovviamente la differenza della scritta.
La scritta SG sulla paletta indica ovviamente il modello, ma non tutti sanno che SG non sta per SOLID GUITAR ma per SECOND GUITAR, ovvero dopo i primi anni 50 la Les Paul ebbe un brutto calo di vendite e mamma Gibson si riprese costruendo questa seconda chitarra che originariamente si chiamava GIBSON LES PAUL STANDARD e poi venne ribattezzata GIBSON SG, dove SG è appunto second guitar.
Nel modello reissue Custom shop che possiedo si nota ovviamente la differenza della scritta.
Cosa manca ancora ? una bella descrizione sui suoi pickup ;)
Purtroppo devo dirvi che questa sg non è una comune Sg ma è stata interamente modificata sia di elettronica che di pickup. Ma ci arriveremo dopo.
Per ora occupiamoci di come è fatta una SG originale.
Dentro troviamo dei normalissimi POT gibson da 500 (ovviamente) e dei miseri condensatori da .22 ceramici detti a lenticchia. Diciamo che sono i classici entry level che hanno sempre fatto in maniera ottima il loro lavoro.
Nessun tipo di collegamento strano, classico manico ponte e switch a tre selezioni. I pickup con cui di base esce la Gibson Sg Standard sono i 490r/498t che sono rispettivamente AlnicoII (490r manico) e Alnico V (498t ponte). Questa coppia di pickup è stata concepita per dare un grande equilibrio allo strumento, al manico abbiamo un bel suono caldo e avvolgente un ottimo pickup per il blues e per il jazz (la signature di BBKING LUCILLE monta al manico un 490r) mentre al ponte abbiamo uno dei pickup più cattivi di casa gibson, appunto il 498t.
Con i suoi quasi 9k di uscita è un pickup adatto ovviamente a qualsiasi tipo di genere rock, metal o anche ad un semplice rock classico. La morte sua ovviamente è un bel marshall che lo spinge a dovere. L'accoppiata MARSHALL GIBSON da sempre è un cavallo di battaglia di molti artisti.
Io per esigenze personali ho dovuto cambiare tutta la mia SG rendendola un pochino più Vintage dato che mi rifaccio ad un suono più classico e meno moderno ma lo vedremo in un altro post dove farò la recensione dei nuovi MANLIUS TTOP REPLICA (riedizione dei TTOP anni 60) da non confondere con i PAF.
Cosa dire... Vi lascio intanto ad un paio di video che ho fatto sul mio canale Youtube (Se vi piace iscrivetevi ci sono molte recensioni già pronte che poi andremo ad affrontare sul blog) per fare questi video mi sono servito della mia SG e di SCHUFFHAM S_GEAR .. programma di simulazione ampli fantastico.
Grazie a tutti per ora e spero che questa prima recensione vi sia piaciuta !
Che il rock sia con voi !
Nicola
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