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lunedì 28 agosto 2017

Gibson Sg VOS Standard Custom Shop Antique White

Bentornati ! Oggi vi propongo una ciliegina ;) Questa è una delle mie chitarre preferite, che uso sempre in tutti i miei live, è una chitarra che mi è costata molti sacrifici, ma ogni giorno che la imbraccio mi sembra sempre come la prima volta.

Sto parlando della Gibson Sg VOS standard Custom Shop Antique White 2013





Cominciamo subito con il dire che sono un grandissimo patito di Gibson ed in particolare di Gibson Sg, da piccolo il giovane Angus mi ha stregato e non sono più riuscito a separami delle gibson con le corna.

Il modello in questione è uno dei punti di arrivo più importanti di tutta la mia collezione.

Questa gibson custom vos è ovviamente differente da una normale standard, ne ho avute e possedute diverse di standard, ma la differenza è tanta una prima cosa in assoluto è il peso, questa vos pesa almeno e dico almeno 1kg di meno delle standard, è molto più sottile ed è ovviamente un pezzo unico, non è costruita in due pezzi. Questo vuol dire che il manico è un pezzo con il corpo e questo genera un suono e un feeling con lo strumento unico.. mi piace da impazzire.

Ovviamente manico slim tastiera palissandro garantiscono a questo strumento un'impostazione tipicamente classic rock, sempre scorrevole e particolarmente portata per i riff non affaticando mai la mano.

Parte paletta ovviamente ha ovviamente una chicca ;)



La magica scritta Les Paul, per chi non lo sapesse in passato la SG si chiamava Gibson Les paul Second Guitar e da qui è saltato fuori SG ;) Le meccaniche vintage, danno ovviamente un'aspetto bellissimo e richiamano anche un pò il suo colore bianco antico tendente all'avorio.

Reparto pickup molto interessante, le custom shop gibson montano dal 2012 in poi i CUSTOMBUCKERS ovvero dei pickup artigianali fatti da gibson a mano in ALNICO III, ovviamente questo tipo di materiale, più dolce del IV e meno pastoso del II dona un sound veramente magico e unico, soprattutto se si abbinano a dei bellissimi BUMBLEBEE come potenziometri non lineari che sono molto sensibili ad ogni sfumatura, e quindi permettono di giocare molto con i toni/volume cambiando radicalmente il suono.



Ovviamente la cura interna dello strumento gli fa onore alla grande ! Tutto è perfetto in questa chitarra, non sono ancora riuscito a trovargli un difetto a distanza di circa un anno. La cura dei dettagli è bellissima. Ovviamente essendo light relic ha delle sfumature anche sui pickup e sulle parti di acciaio bellissimi...

Ma come suona ???

Beh... prendete Un marshall plexi alzate tutto e verrete scaraventati fuori dalla finestra... una botta infinita !!! Questi custombucker non sono altissimi come volume d'uscita esattamente come i vintage e questo permette di alzare il volume di molto senza impastare il suono.

Il manico ha un bel suono nasale ma mai impastato, sempre cremoso stile primi brani dei Cream dei Black sabbath, mentre il pickup al manico garantisce qualsiasi timbrica dal country al rock al metal... veramente e dico veramente una coppia di pickup ben assortita !!!




In casa, live, in sala prove, è sempre un piacere imbracciare questo gioiellino... ti regala emozioni uniche e ti trasporta indietro di 40 anni.. suona come una chitarra deve suonare.. stop.. non ci sono storie...

IL suo prezzo ??? Beh.. non è la parte più simpatica di tutta questa storia... stiamo parlando di circa 3800 € di listino...

Io l'ho presa usata, ma certo non sono i classici 800 euro della standard SG e i 1000 della reissue...

La differenza di prezzo c'è... e si sente tutta... non ci sono storie.. è totalmente un altra chitarra...

Eccola qui insieme alla sua sorellina minore ;)



Per ora è tutto vi lascio come sempre a qualche bel video il primo è una comparazione tra le due SG e gli altri sono video registrati a casa live

Buon rock a tutti !!!


















venerdì 25 agosto 2017

Orange TH30 Head - 30w di potenza

Eccomi di nuovo a recensire uno amplificatore di mio possesso con cui ho condiviso un anno di lavoro e serate. Sto parlando di un Orange TH30 Head 30w.






Preso dai magici video mi sono affascinato al quel tanto amato colore arancione che ogni tanto spunta sui palchi di qualche musicista mi procudo un Orange TH30 con relativa cassa PPC112 con ovviamente il classico CELESTION V30 16ohm. Lo provo in negozio mi convince li al volo, buon crunch due suonatine al volo e poi lo porto a casa per circa 800€

Cosa è l'Orange Th30 ?



Stiamo parlando di una testata di 30w a valvole con due canali indipendenti e degli interessanti controlli che permettono di gestire la sua potenza.

Andiamo nel dettaglio:

I canali sono: Clean e Drive, due risposte diverse, e due utilizzi diversi, la sezione clean ha come controlli VOLUME e BASS TREBLE. Non dispone di un vera e proprio, non permette una completa regolazione del suono ma a mio avviso è molto valida e fedele,  aprendo si alzano gli alti e alzando i bassi il suono diventa molto cupo e dark. 

Questo canale è stato il mio classico utilizzo dell'ampli perchè l'ho sempre utilizzato con davanti degli overdrive e quindi in catena tutti gli effetti. Diciamo che è un canale molto moderno, non lascia molto spazio alla sezione clean satura molto presto e il suono non è mai pulito, c'è sempre un pizzico di crunch, scordatevi un clean americano alla fender, quà si parla di un orange british puro e di conseguenza quel suono otterrete, molto scavato e sempre crunchato.

Nel video post pagina troverete l'orange usato con vari pedali, e tutti rendono sono pedali xotic che rendono alla grande ! L'ampli suona benissimo e il risultato si sente ;)

Cosa fa il canale drive ? Fa casino ! E' un buon canale con una riserve di gain impressionante, l'utilizzo per un buon crunch va da circa ore 11/12 di volume con circa gain ore 14/15 massimo... superata questa soglia inizia realmente a implodere e a tirare fuori dei suoni veramente veramente pesanti.. ottimi ovviamente per generi musicali spinti come metal e via dicendo... il controllo shape è la base dell'equalizzazione dell'orange TH30, apri alzi gli alti, chiudi pompa e scurisce il suono, molto metal come il clean. moderno e sempre gonfio come suono

Sconsiglio vivamente questo ampli a persone che cercano un classic rock 70/80 perchè sfrutterebbero metà di questo amplificatore, sarebbero costretti a tenerlo sempre basso e a quel punto non si godrebbero la sua vera potenza... cosa che è successa a me... e per questo motivo è stato venduto...



E' un ampli potente ma non versatile, fa quello stop.. mena come un fabbro.. ha un suono molto tagliente con il suo v30 e molte volte cambiando diversi pedali non riuscivo mai ad uscire da mixer. cioè sentivo sempre un suono scavato e impastato che non andava bene per il mio genere, e questo è il motivo per cui ho iniziato ad usare il suo clean che poi ovviamente alla lunga mi ha stancato perchè usavo il 20% dell'ampli.



La sezione valvole è composta da 4 o meglio due coppie di EL84 che gli garantiscono il classico british sound tirato e impastato, normali ecc83 come coppia di pre funzionano alla grande. 

Il punto forte di questo ampli è la sua versatilità in termini di volume. Possiede uno switch che ha due sezioni anteriori e due sezioni posteriori (Full Half)

Full Full - 30 w - Tutte le valvole attive
Full Half - 15 w - Tutte le valvole attive ma volume dimezzato
Half - Full - 15 w - Meta' finali con volume massimo
Half Half - 7.5w - Meta' finali con volume dimezzato

Questo permette di suonare tranquillamente nei locali usando il suo overdrive senza necessità di mettere riduttori di potenza o via dicendo...

Attenzione perchè i suoi 7.5w sono sempre valvolari e ha una grandissima riserva di volume.. provare per credere...

Dietro oltre allo switch troviamo un comodo send return per gli effetti modulazione se si usa il suo canale pre e le uscite per le casse da 1x16ohm o due da 8ohm...

Concludendo posso dire che questo rimarrà un ampli storico per me ma che non mi ha mai soddisfatto fino in fondo, mancava sempre qualcosa a renderlo perfetto, e alla fine l'ho venduto.



Successivamente ho provato altri orange e mi hanno dato tutti questa impressione tranne la rockerverb che considero una gran testata, ma ovviamente su un altro livello...

Come voto finale gli do un 7

Consiglio anche per questo ampli di prenderlo usato, perchè non a tutti potrebbe piacere!

Buon Rock ragazzi !








mercoledì 23 agosto 2017

MXR Distortion + Plus, Un pedale storico

Quando si parla di pedali e di sound che hanno fatto la storia non può non venirci in mente uno dei più importanti pedali degli anni 70/80 ... il tanto amato odiato

MXR DISTORTION + 



Ma cosa è di preciso il Distortion + ? Non è un semplice overdrive, E' IL SOUND che ha caratterizzato innumerevoli brani registrati negli anni 70/80 pompando e boostando gli amplificatori valvolari dell'epoca.

Si presenta in maniera fantastica giallo lampante con due manopolone giganti... Output and Distortion.. due parole che sono meravigliose, semplice spartano, in out e due manopole, ma che sound ha ? Come si usa ?

Il dist+ non ha volume fino alle ore 13/14.. cioè sembra sia rotto... dopo le ore 14 inizia a sentirsi, mentre il distortion va sempre alla grande inziando a pompare già dalle ore 12

Diciamo che ci sono due modi per usare il dist+ , il meno usato è quello su ampli clean, viene messo su base clean un classico volume ore 15 e gain ore 12/13 come in foto.. si ottiene un crunch bello arzillo e pieno di alti che derivano direttamente dal mitico "diode germanico" che gli garantisce quella bella botta che sembra molto zanzarosa...

Dove da il meglio di se ? boost !!! va alla grande... come insegna il buon randy di papà ozzy, si pompa una bella SLP1959 marshall e si alza tutto !!! Si genera un volume a dir poco abissale... La potenza di uscita della manopola output è immensa, veramente da distruggere qualcosa, ma il suono è bello solo se alzi tutto altrimenti risulta zanzaroso e tagliente. Lo sconsiglio vivamente o meglio ci sono overdrive migliori per fare quel genere di sound. Meglio usare un buon attenuatore di potenza per poter tirare le belle valvole finali al massimo insieme a questo bellissimo pedale.

Il prezzo di questo oggetto è quasi ridicolo, con 40 euro si porta via usato. e secondo me è un pedale che ognuno di noi nella vita almeno una volta lo deve provare...

E voi ? Cosa aspettate ?






domenica 20 agosto 2017

Blackstar HT40 - Un Combo Onesto Marshall Style

Oggi vi parlo di uno dei diversi amplificatori che ho posseduto e che poi successivamente ho venduto solo per il gusto di cambiare e migliorare di qualità.

Parliamo del Blackstar HT40-Club


La BLACKSTAR e' una casa inglese/cinese che è stata fondata da alcuni ingegneri della Marshall che per motivi personali hanno abbandonato la loro casa madre per fondare un loro marchio.

Un blackstar di base è un amplificatore molto british con forti richiami ai classici marshall (ovviamente colore diverso), ma con un animo diverso e delle piccole novità che gli hanno garantito un accesso tra le classifiche di vendita.

Cominciamo col parlare dei Watt, 40w governati da un finale composto da due EL34 lo rendono sicuramente adatto a diversi contesti, da una semplice sala prove ad un comodo live con un palco medio grande. Microfonato ovviamente si garantisce una serata senza minimi problemi.

Lo stampo EL34 garantisce al HT40 un tocco come dicevo in precedenza molto caldo e la sua sezione a classiche valvole Ecc83 gli permette di fornire un bel suono british caldo senza tanti accorgimenti.

L'ampli si compone di due canali un Clean e un Overdrive entrambi dotati di uno switch che ne altera il comportamento aggiungendo dei forti medi nel canale overdrive e aumentando l'headroom nella sezione clean

Andiamo a vedere la sezione controlli.




Il canale Clean offre veramente dei controlli minimali, non è infatti dotata di controlli per l'equalizzazione ma solamente di una manopola "Tone" che aumenta o abbassa gli alti ed i bassi del canale. Sinceramente io l'ho trovata molto comoda e reagisce molto bene alle singole variazioni, suonata posizionandola alle ore 14/15 si ottiene il classico sound inglese con una giusta unione di alti e bassi.

Il volume è quello che mi ha sorpreso perchè dopo le ore 12 inizia davvero ad essere impegnativo, nel senso che secondo me questo HT40 può essere tranquillamente usato per serate senza problema, ovviamente con dei pedali davanti.

Se si utilizzano dei pedali di distorsione sul canale clean dell'ampli consiglio veramente l'utilizzo a non meno di ore 11/12 di volume in modo da avere un buon suono saturato di base su cui poi mettere degli effetti.

La sezione VOICE rende il canale VIntage o Modern ovvero alzando il volume satura (vintage) o alzando il volume rimane pulito ma sale il volume (modern). a me piaceva sporco perchè con i pedali rende meglio. Mangia bene i vari overdrive, assolutamente sconsigliato per i FUZZ... a volumi alti non sono mai stato in grado di gestire un semplice BIGMUFF... a bassi volumi mangia tutto, ma un ampli va sempre testato a metà volume... mai a volumi bassi... se la valvola non si scalda, l'ampli e noi non ci divertiamo... 

La sezione overdrive è molto semplice ma articolata grazie un sistema innovativo di controllo del suono ISF che garantisce un'apertura di toni stile American (girato tutto a sinistra) e marshall (tutto a destra) ovvero, un sound più freddo o più caldo e impastato. IO l'ho sempre tenuto a ore 14/15 ma non credete che alla fine cambi moltissimo, anzi un pò ne sono rimasto deluso.

Classici controlli di toni anche se per il mio orecchio mancano gli alti. L'ampli sembrava sempre cupo anche senza lo swith voice che aumenta in questa sezione i medi.

Volume anche qui impegnativo, mai riuscito a suonare con volume sopra ore 10 e gain ore 14/15. Molto buono come sound, ovviamente tipico marshall. Lo paragonerei alla serie JCM2000 (non è delle migliori ma è una delle più economiche)

Reverbero digitale (si sente davvero poco) compreso serve se non se ne fa un grande uso. buono come sottofondo ma niente di speciale

Buona invece la sezione REAR del pannello con la possibilità di usare l'ampli con diversi speaker 1x16 oppure 2x8, smontare lo speaker e suonare su una scheda audio con l'uscita per registrare (non pensate a cose miracolose) e il buon send return che comunque funziona bene senza grosse pretese.

Lo speaker a mio avviso è il più grosso punto debole di questo amplificatore.

Il seventy80 di casa celestion non gli rende assolutamente giustizia, troppo metalloso per questo genere di ampli, dopo poco tempo l'ho sostituito con un classico V30 ed il sound è cambiato dalla notte al giorno, passaggio molto semplice e con 100€ di spesa ho avuto per le mani un altro amplificatore.. con un sound molto diversa da prima.

Consiglio come cambio un classico V30 oppure un G12 o comunque coni con sonorità vintage !



Il peso sui 24Kg .. non proprio un moscerino, ma comunque sfoga 40w quindi è totalmente nella media degli ampli combo di quella fascia.

Il prezzo è a mio avviso un pò altino per un prodotto made in cina. Parliamo di circa 800 euro.. e come sappiamo questo genere di prodotti non ha moltissimo mercato dell'usato, tende molto a svalutarsi.

Consiglio vivamente di prenderlo usato intorno alle 450/500 euro per fare un buon acquisto con cui giocare e divertirsi senza spendere una follia.

DO A QUESTO AMPLIFICATORE UN BUON 7

Per rapporto qualità prezzo (usato)

Per ora è tutto

Che il rock sia con voi !

Nicola

sabato 19 agosto 2017

Un Diavolo per Amore... Gibson Sg Standard

Eccoci qua ... come primo post-recensione non potevo assolutamente farmi scappare il mio primo amore.. la mia prima chitarra "importante" che mi segue da circa 10 anni, giorno e notte sempre al mio fianco... le prime prove, i primi live, tutto e' passato per lei...

Sto parlando della mia Gibson SG standard Ebony del 2006




Da sempre patito per il classic rock, uno dei miei primi grandi amori furono proprio gli AC/DC, quella ruggente diavoletto che nelle mani del maestro Angus faceva vibrare tutto il palco davanti a se.

Cosi cominciai a cercare una bella Gibson Sg e trovai questa offerta praticamente impossibile da rifiutare, un ottimo usato per circa 700€ di spesa. La chitarra era praticamente come nuova la presi subito in braccio e da quel momento non l'ho più lasciata. 

Il diavolo mi ha stregato.

Ma ora veniamo a noi... 

Le gibson di 10 anni fa ovviamente sono diverse da quelle di oggi, sono piene, legno in mogano, tastiera in palissandro e i fantastici 490r/498t che davano all'epoca e ancora oggi sui nuovi modelli proposti un bel tocco di sostanza per i riff e dei bellissimi power chord molto pieni e cattivi. 

La chitarra di per se è molto comoda, imbracciando la SG si notano subito tre cose:

- Non pesa come una Les paul
- Pende dalla parte della Paletta
- Manico slim sempre perfetto ma profondamente diverso da una les paul normale

La sg di solito oscilla dai 3kg fino ai 4.5kg ma difficilmente si trovano così pensanti, forse qualche modello vintage custom dotato di vibrola maestro. La sua leggerezza è stato da sempre uno dei punti di forza di questa chitarra, e la sua forma a "diavolo" con due corna simmetriche da sempre ha stuzzicato l'entusiasmo tra i musicisti.


La sua pendenza è dovuta al fatto che il manico esce di molto rispetto al body e con l'attaccatura della tracolla situata dietro molto spesso se non si una una buona tracolla la chitarra tende a inclinarsi. IL problema si risolve con una qualsiasi tracolla fatta bene ;)

Per quanto riguarda il manico, l' SG si distingue da sempre per l'utilizzo del profilo piccolo ovvero il famoso SLIMTAPER o manico 1960. il profilo a volte può essere a D o a Dpiatta cioè meno ciccione del C e meno piatto del D puro. Personalmente adoro questo manico, la mano scorre libera senza problemi e non mi ritrovo a forzare nessun tipo di accordo con il pollice, cosa che accade con i manici ciccioni delle 58/59.

Di base nasce cromata Nickel e secondo me è meglio così perchè sia sul nero che sul cherry (suo colore di battaglia) risalta molto all'occhio. 
I 4 classici volumi e tono a forma di "cappello cilindrico" (da non confondere con quelli a forma di "cappello di strega" sui modelli vintage sono molto comuni) sono molto intuitivi da usare e si regolano molto molto bene con le dita senza grosse fatiche (ho trovato alcune nuove manopole molto dure).
Il classico selettore crema serve ovviamente in una configurazione base a cambiare i pickup tra manico, both(insieme) e ponte, ed il classico tune o matic di casa gibson è una sicurezza sempre in fatto di stabilità e accordatura dello strumento.

Il battipenna di una normale SG è classico grande a 10 viti, da non confondere con il piccolo che di solito si usa per distinguere il modello "Reissue 61" di cui poi andremo a parlare (possiedo anche quello). La funzione estetica del battipenna di una sg è molto importante, perchè cambia e tende a cambiare radicalmente il gusto dello strumento anche se di base è la stessa chitarra.

Vi faccio un piccolo esempio direttamente da un paio delle mie SG, una battipenna grande e uno piccolo


Come vedete lo stesso strumento cambia totalmente.. e qui ovviamente si va a gusto personale, perche' la funzione è la stessa ;)

La magica paletta Sg rappresenta un classico, il diavolo bello al centro è sempre li presente che guarda tutti spavaldo, bella aperta la paletta e con ovviamente la sua bella scritta Gibson.

La scritta SG sulla paletta indica ovviamente il modello, ma non tutti sanno che SG non sta per SOLID GUITAR ma per SECOND GUITAR, ovvero dopo i primi anni 50 la Les Paul ebbe un brutto calo di vendite e mamma Gibson si riprese costruendo questa seconda chitarra che originariamente si chiamava GIBSON LES PAUL STANDARD e poi venne ribattezzata GIBSON SG, dove SG è appunto second guitar.

Nel modello reissue Custom shop che possiedo si nota ovviamente la differenza della scritta.





Cosa manca ancora ? una bella descrizione sui suoi pickup ;) 

Purtroppo devo dirvi che questa sg non è una comune Sg ma è stata interamente modificata sia di elettronica che di pickup. Ma ci arriveremo dopo.

Per ora occupiamoci di come è fatta una SG originale.

Dentro troviamo dei normalissimi POT gibson da 500 (ovviamente) e dei miseri condensatori da .22 ceramici detti a lenticchia. Diciamo che sono i classici entry level che hanno sempre fatto in maniera ottima il loro lavoro.




Nessun tipo di collegamento strano, classico manico ponte e switch a tre selezioni. I pickup con cui di base esce la Gibson Sg Standard sono i 490r/498t che sono rispettivamente AlnicoII (490r manico) e Alnico V (498t ponte). Questa coppia di pickup è stata concepita per dare un grande equilibrio allo strumento, al manico abbiamo un bel suono caldo e avvolgente un ottimo pickup per il blues e per il jazz (la signature di BBKING LUCILLE monta al manico un 490r) mentre al ponte abbiamo uno dei pickup più cattivi di casa gibson, appunto il 498t.

Con i suoi quasi 9k di uscita è un pickup adatto ovviamente a qualsiasi tipo di genere rock, metal o anche ad un semplice rock classico. La morte sua ovviamente è un bel marshall che lo spinge a dovere. L'accoppiata MARSHALL GIBSON da sempre è un cavallo di battaglia di molti artisti.

Io per esigenze personali ho dovuto cambiare tutta la mia SG rendendola un pochino più Vintage dato che mi rifaccio ad un suono più classico e meno moderno ma lo vedremo in un altro post dove farò la recensione dei nuovi MANLIUS TTOP REPLICA (riedizione dei TTOP anni 60) da non confondere con i PAF. 

Cosa dire... Vi lascio intanto ad un paio di video che ho fatto sul mio canale Youtube (Se vi piace iscrivetevi ci sono molte recensioni già pronte che poi andremo ad affrontare sul blog) per fare questi video mi sono servito della mia SG e di SCHUFFHAM S_GEAR .. programma di simulazione ampli fantastico.

Grazie a tutti per ora e spero che questa prima recensione vi sia piaciuta !

Che il rock sia con voi !

Nicola








venerdì 18 agosto 2017

Salve a tutti e benvenuti sul mio Blog

Mi presento subito ! Il mio nome è Nicola Matera e sono un grande appassionato di tutto ciò che riguarda il mondo della chitarra elettrica, dallo strumento stesso, alla prova di pedali ed effetti, passando ovviamente per il magico mondo degli amplificatori e dei simulatori digitali.

Suono da circa 20 anni iniziando molto piccolo e capendo subito la passione per questo strumento... Da sempre ho un animo rock che negli anni mi ha portato a suonare prevalentemente classic Rock 70/80, genere che amo e che ascolto quotidianamente. Impossibile non citare i vari Ac/Dc, Led Zeppelin, ZZTop, Hendrix e via dicendo... la vera musica è partita da loro e da loro si è evoluta generando infiniti generi musicali.

Apro questo blog per passione e per diffondere tutta la mia conoscenza su questo infinito mondo.


Spero grazie anche al vostro supporto di costruire articoli interessanti sviluppando recensioni su vari strumenti ed accessori.

Che il rock sia sempre con voi !

Nicola


Marshall JTM50 - Recensione Hand Made Giordano LAB

Dopo la bellissima prima esperienza con il mio 1974x fatto a mano, ho scelto questa volta di farmi costruire uno dei miei amplificatori pre...