Eccoci ancora quà per parlare di un oggetto che ha cambiato radicalmente il mio suono, dandogli una spinta veramente veramente rock anni 70.
Sto parlando dei fantastici pickup Manlius T.Top Replica
Cosa sono i T-top ? molte volte capita di leggere quando si parla di pickup la dicitura PaF, Ttop, Alnico II, III, IV, V ma cosa vuol dire ?
L'alnico è il materiale con cui vengono fatti i pickup e ovviamente la sua tipologia differisce da numero a numero e garantisce ovviamente delle sonorità diverse.
I pickup classici humbucker dei primi anni 50/60 erano montati con alnico II/III/V e donavano un tocco molto pungente agli strumenti dell'epoca, avevano generalmente un'uscita molto bassa intorno ai 7 e le prime distorsioni non erano date dalla potenza dei magneti ma dagli amplificatori tirati al massimo. Essendoci in quel periodo molti amplificatori monocanale, anzi quasi tutti, la saturazione delle valvole e quindi il suono diciamo dei primi overdrive si otteneva solamente mandando in saturazione le stesse alzando il volume degli amplificatori.. Così facendo la distorsione delle valvole aumentava e si arrivava ad avere quel naturale suono overdrive che tanto si ricerca e piace.
I primi pickup PAF sono stati sostituiti intorno al 1962, anno in cui sono entrati in produzione i PAT number (sostanzialmente dei PAF migliorati) che a loro volta sono stati sostituiti dai T.Top nell'anno 1967 e sono stati dismessi nel 1975
I TTop diciamo sono una tipologia di pickup che si rifanno ai sound degli anni 70/75 montati quasi sempre su lespaul ed sg, ovviamente del periodo. Sono molto più potenti dei vecchi PAF, più aperti a livello di suono e meno nasali. Possono uscire anche a 8k
E' facile trovare chitarre di quegli anni ancora con questi pickup montati, come les paul od SG
La ricerca di questo sound che potrebbe rifarsi per capire ad una semplice "HIgh Voltage" degli Acdc o a Black Dog (Led zeppelin) è diventato un mantra di ricerca per gli appassionati e di conseguenza i costruttori prendendo spunto dagli originali ne fanno delle copie sperando di riprodurre quel suono.
La casa Manlius a mio avviso ha fatto veramente un ottimo lavoro, sono dei pickup HandMade (fatti a mano) in America, formati come una volta da magneti ALNICO V in piccole barre, con un output non molto elevato, diciamo sugli 8k.
Li ho voluti montare sulla mia SG standard nera rifornendo l'elettronica di bellissimi condensatori carta olio vintage...
Il sound è meraviglioso... un caldissimo pickup al manico ed un tagliente pickup al ponte.
Ciao ragazzi in questa prima parte della recensione andremo ad affrontare una tematica che ultimamente viene molto messa in discussione, ovvero l'utilizzo dei sistemi digitali con casse Attive da impianto classico o da cabinet attivi appositamente selezionati per essere il più neutro possibile.
Sono a mio avviso due situazioni diverse che necessitano di attenzioni separate, e finalità di utilizzo totalmente diverse.
In questa mia recensione accompagnato dall'amico Marco Marchionni (proprietario della red sound) andremo ad analizzare ed ascoltare la differenza tra una HELIX LT suonata in una cassa comune del valore di 250€ (Alto TS210 cono da 10") e in una cassa dedicata per digitali (Red Sound Active RS- LG12)
Buona visione !
Considerazioni finali:
La Alto Ts210 per i suoi 250 € è una delle migliori casse in circolazione rapporto qualità prezzo, il cono da 10" già pompa molti bassi, sulle casse da PA sconglio il cono da 12". E' una cassa che riproduce fedelmente lo speaker di un impianto, fare i suoi su questa cassa garantisce un suono uguale nella maggior parte degli impianti audio. Ovviamente non ha la botta di un amplificatore ma è un fedele riproduttore di suoni accentuando molto le basse frequenze. Ottime come spie da palco da posizionare davanti o dietro chi suona.
Ottime da casa, permette di studiare e se serve di suonare live perchè ha circa 1100w di potenza con due uscite XLR e Jack 1/4.
Nulla di eccelso come cassa, sicuramente c'è di meglio, ma serve per chi ha necessità di una cassa su cui studiare helix o fare dei preset non in cuffia
La Red sound nasce per sostituire un vero cabinet donando al nostro sistema digitale una sorta di "cabinet" universale su cui far uscire i vari suoni. E' una cassa molto ben fatta, peso reale non eccessivo e molto potente. Sicuramente è una cassa che trasmette il suono del digitale in maniera più nitida ma con carenza a mio avviso di basse frequenze, tutti i preset utilizzati con la cassa PA andavano ritarati per la Red sound, quindi questo comporta una scelta: Tararli per la red sound e poi far aggiungere i bassi all'impianto sulle casse PA. Tutti quelli che parlano di spostamento dell'aria credo che non hanno mai sentito una cassa che veramente sposta l'aria.. qui totalmente assente come una normale cassa da impianto, nessuna somiglianza al cabinet normale. La qualità di suoni puliti è nettamente superiore a qualsiasi cassa da impianto, la red sound a mio avviso è molto molto cristallina e i puliti sono meravigliosi. Il cono come sentito spinge molto i valori delle medio alte frequenze e di conseguenza con una buona taratura sicuramente si ottine un suono nettamente superiore a qualsiasi cassa da impianto.
Conclusione...
La red sound non è una cassa da casa o da spia, con i suoi 900 € è una cassa che a mio avviso va usata per sostituire totalmente un impianto audio, cioè per suonare in posti in cui non c'è nulla, dove la cassa da il meglio di se. Utilizzarla come spia dietro l'ampli è si una cosa ottima ma non indispensabile. Mi spiego meglio. Se il suono deve uscire da li e basta, la red sound vince nettamente a mani basse ! Se il mio concetto di Red è avere la cassa dietro perchè mi fa sentire la botta dell'amplificatore per me avete sbagliato di grosso. Se il vostro concetto e' solo sentirvi sul palco mettete una normale spia dietro di voi ed avrete nel mix della serata lo stesso risultato risparmiando 500/400 euro.
Concludo facendo comunque i miei complimenti all'inventore della red sound perchè ha creato e progettato un vero prodotto funzionale e di ottima qualità. Comprate italiano se dovete comprare questo genere di prodotti.
Oggi ragazzi sono qui per parlarvi di un settore che ultimamente sta spopolando nel mondo degli amplificatori.
Ovvero il famoso "Fatto a mano" o "HandMade" tradotto... Amplificatori Boutique.
Cosa sono questi amplificatori ? Sono principalmente amplificatori progettati e interamente costruiti a mano secondo le specifiche del costruttore stesso... nulla è lasciato al caso, prodotti di massima qualità e un montaggio pezzo pezzo che garantisce all'oggetto una qualità nettamente superiore a qualsiasi prodotto in commercio.
Perchè scegliere un amplificatore boutique ?
Nel mondo di oggi.. nell'epoca del digitale, tutto ormai si fa con poche centinaia di euro.. dai primi POD che simulano gli ampli più storici, fino ai Kemper da svariati mila euro... Perchè allora uno dovrebbe preferire uno strumento secondo alcuni vecchio, costruito sempre secondo alcuni in una maniera vecchia ?
Semplicemente perchè quando lo attacchi alla chitarra capisci subito la differenza ;)
Io suono in digitale per praticità ma da sempre ho avuto come avete iniziato a vedere amplificatori standard, classici, vintage, e reissue importanti di vintage... ma da quando mi sono avvicinato agli amplificatori boutique qualcosa è cambiato.
In italia, terra di artigiani e lavoratori ce ne sono diversi di costruttori che producono amplificatori fatti in casa, ma uno tra tutti mi ha stupito per semplicità e per utilizzo.
Sto parlando di Romano De Carlo, proprietario della ditta "Artesound"
Cosa ha di speciale questa ditta ?
La prima cosa che mi ha incuriosito è stata la qualità del materiale. il primo ampli che ho visto è stato un As30 combo ed era fatto totalmente in legno!!! Cioè mai visto un ampli vero fatto in betulla pesare meno di 20 kg... Incuriosito mi sono avvicinato al negozio, e tramite contatti privati sono riuscito a procurarmene un paio da provare e studiare..
Uno dei modelli top di gamma mi ha reso felicissimo... Faceva semplicemente quello che doveva fare...
Sto parlando della Drive20 ! Una testata stile Plexi british semplicemente gloriosa.....
Cosa ha di speciale questa testata ???? Ha semplicemente tutto... E' dotata intanto di 40w di potenza che possono essere ridotti comodamente con uno switch posto dietro.. e già è una cosa a dir poco ottima...
2 - Canali Clean overdrive
2 - Coppia di KT66 (ha anche il modello EL34)
3 x 12ax7 + 1 12at7 preamp
Master volume e gain
Eq 3 bande + presence
Switch britght 3 vie
Fx loop
Uscite 8/16 ohm
Dimensioni: 25*54*28
Peso 11 KG
Ma come suona questa bellezza ?
L'ho potuta testare con una Fender Mexico con un bel DiMarzio aggressivo al ponte SSS quindi una classica configurazione standard di una semplice strato. Seleziono la testata nella sua modalità totale, ovvero pieno wattaggio. metto il master a meno della metà (così minimo andrebbero provati gli ampli) e un pizzichino di gain giusto per farla suonare bene.
Pulito... Cristallo puro, ogni nota è un twang a dir poco chiaro e preciso. pickup manico sempre bello nasale e giocando con l'eq messa tutto a ore 13/14 si ottengono dei suoni molto grossi e molto ben bilanciati. giocando con il presence la testata cambia molto di suono e utilizzando i vari selettori di cambio tono ... dal primo all'ultimo c'è una bella differenza...
Sezione drive.. la mia preferita... Con le KT66 questo canale è una pura goduria... A cosa servono le Kt66 se non a tirare il collo al master come nei vecchi jtm45 ? Allora abbasso il gain e alzo il master volume quasi al massimo... e dopo il primo accordo vengo catapultato fuori dalla sala... Una potenza assurda.. 40w veri con pezzi veri... Mamma mia che goduria... Ritorno nella normalità, abbasso il master come prima e alzo il gain...
Beh.. dire classic rock è dire poco... Alzo leggermente gli alti e inizio a suonare dei classici riff (li troverete nel video sotto la recensione) con una botta pazzesca, tutto pompato e non ancora al massimo.. sono a gain poco più di metà e master uguale...
La dinamica è impressionante, con dei buoni potenziometri si ottengono dei suoni che vanno, anche un gain alto, da un classico blues ad un buon rock molto spinto. Tutti e dico tutti i potenziometri hanno una loro funzione ben definita... scordatevi quelle testate che giri il pot e sembra sempre uguale... anche la funzione switch lascia senza parole.. normale, carica medi, carica alti.. bella bella bella...
La morte sua è stata provarla su un cabinet con dei greenback o similari, quindi consiglio vivamente oltre ai cab artesound, cab con coni vintage: Grennback, Creamback, alnico blu, Green Beret
Ma quanto costa ?
Beh... il prezzo non è un gioco, si trova intorno alle 2600€.. e non è poco oggettivamente ma cosa ti porti via a quel prezzo ? Ti porti via un prodotto finito che non necessita di pedali se non di strani effetti personali.. Ha un clean vero, un drive vero, un master per suonarlo a "bassi" volumi, una funzione per dimezzare la potenza... Poi essendo un artigiano, si possono realizzare testate con richieste specifiche come boost o cose simili...
E' un prodotto per tutti ? No ovviamente.. solo un vero musicista può iniziare a capirne il senso.. ovvero avere una volta per tutte uno strumento finito pronto da mettere ovunque.. anche semplicemente abbinandolo ad un IRSimulator per suonare in impianto.
E' concorrenziale al resto del mondo ? Si.. Vari Friedman Ceriatone e via dicendo fanno handmade allo stesso prezzo.. e allora perchè preferire gli stranieri ? Forza ragazzi compriamo italiano.. le cose le sappiamo fare molto bene
Posso Dire che attualmente questa è stata la testata migliore che abbia mai suonato su questo genere di strumenti....
Costa? Si certo ma ne vale la pena...
Vi lascio prima del video ad una foto... Perchè scegliere Artesound ?